L’improvvisa comparsa del SARS-CoV-2 ha messo a dura prova i Paesi di tutto il mondo che, in assenza di terapie farmacologiche e vaccini efficaci, si sono trovati a mettere in campo importanti misure restrittive come principali strategie di contrasto. In Italia, in un Servizio Sanitario Nazionale impreparato alla gestione di una pandemia e già in affanno nel periodo precedente a causa di decennali tagli e definanziamenti, ai danni direttamente correlati alla malattia COVID-19 si sono inevitabilmente sommati anche danni indiretti, collegati a ritardi di accesso ai servizi sanitari e all’annullamento di prestazioni urgenti o differibili, pur sempre fondamentali per salvaguardare lo stato di salute complessivo dei cittadini, in particolar modo di quelli più fragili e affetti da malattie croniche.
Il presente report fornisce un confronto del numero di prestazioni erogate in Italia nel 2020 rispetto al 2019 in termini di ricoveri per DRG medici e chirurgici e di prestazioni di specialistica ambulatoriale, con un approfondimento sulle visite di controllo per neoplasia. Il documento analizza in dettaglio inoltre la riduzione di volumi registrata in alcune aree specialistiche, selezionate secondo criteri di prevalenza, impatto clinico, sui servizi sanitari e sulla qualità di vita dei pazienti: tumore della mammella; tumore del colon-retto; patologie tempo dipendenti (infarto miocardico acuto e ictus ischemico); obesità e chirurgia bariatrica; ortopedia (protesica).
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